Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/72

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paradiso

si vide nella regina delle Amazzoni, e nelle Vestali romane sorella cioè monaca; e dovresti conoscermi sebbene ora beata e se la mente tua ben riguarda se ben richiami alla memoria non miti celera I esser piu bella mi conoscerai, sebbene cresciuta in bellezza. Seneca impugna che la virtù sia maggiore in bel corpo, ma si debba dire più graziosa. La bellezza per se è molte volte dannosa, come lo provarono Elena, Paride, Cesare, e tanti altri. mi riconoscerai eh io son Picarda quella che conòscesti nel mondo de’ viventi, sorella di quel Forese che cercasti nel Purgatorio, che posta qui nel corpo della luna con questi altri beati con questi spiriti beati beata sono in la spera più tarda nella luna, che per essere più vicina alla terra, compie il suo giro con moto più lento in paragone degli altri pianeti, o tarda perchè più lontana dai primo mobile, o perchè produce i tardi e pigri, li nostri a/fecti che sono infiamati solo nel piazere de lo spirito sancto letizia han formati del suo ordine i nostri affetti sono informati dall’ ordinamento, dalla disposizione di Dio, che ponendone in questo luogo, in ragione de’ nostri meriti ne fa godere la beatitudine e questa sorte e questa destùazione che par gia cotanto che pare tanta pero n e data perche li nostri voti furono negtecti e voti in alcun canto ci viene fissata, perché i nostri voti furono solo in parte, ma non adempiti del tutto. Piccarda non fu posta nella luna per difetto di voto, ma perché tutte le vergini trovansi nella luna, e la stessa santa Chiara vi si trova, la quale non mancò certamente al voto, anzi rigorosamente lo mantenne. Come il sole de’ sapienti , la luna è produttrice delle femmine oneste secondo gli astrologi. Insomma il Poeta vuoi significare che Piccarda è posta nella più bassa pane della luna, perché non mantenne interamente il suo voto di verginità.