Pagina:Commedia - Purgatorio (Buti).djvu/730

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ch’elli venisse vestito in abito di medico, che; ciòè lo quale Ipocrate, Natura; cioè la natura naturante, Iddio, fe; cioè creò, o volliamo intendere la natura naturata, et allora dicemo fe; cioè produsse, Alli animali; cioè ad utilità delli animali, che; cioè li quali, ella; cioè natura, à più cari; e1 queste sono li omini: imperò che Iddio à più cari li omini che tutti li altri animali, e però dà ad intendere che la natura produsse, o vero creò Ipocrate ad utilità delli omini a conservare la sanità, et a ricoverarla quando fusse perduta; e questo mostrò Ipocrate e di ciò fu studioso, come appare nei suoi libri; e però finge che s. Luca venisse col bussolo da la medicina in mano, per mostrare che fusse stato medico. Mostrava l’altro; cioè s. Paulo, la contraria cura; a quella di s. Luca: imperò che mostrava essere destrottore delli omini, dove, colui mostrava d’essere conservatore, Con una spada lucida et acuta; cioè che portava in mano, in segno che prima era stato omo d’arme perseguitatore dei Cristiani, Tal che di qua dal rio; unde io Dante era, mi fe paura; cioè a me Dante, vedendoli quella spada in mano; e però ben disse che mostrava la contraria cura: imperò che medicina dimostra la conservazione de la vita, e la spada significa lo privamento de la vita. E per questo dà ad intendere che, poi ch’elli si fu esercitato ne lo studio de li Evangelisti, s’è esercitato ne lo studio de le Pistole di s. Paulo, delli Atti de li Apostoli, studiando ordinatamente la Bibbia. E così dè fare ciascuno che à fatto la debita penitenzia de’ suo’ peccati, quanto è possibile a chi sta nel mondo, e non solamente esercitarsi ne lo studio; ma ne l’opere secondo che quive si contiene, e chi non sa leggere ne le prediche dei predicatori de la parola di Dio che ciò ammaestrano, seguendo coll’opere sempre la dottrina.

C. XXIX — v. 142-150. In questi tre ternari lo nostro autore, seguendo la fizione ditta di sopra, de la ditta processione finge che dirieto ai sopraditti seguitasseno anco quattro molto umili a du’ a du’, come li altri; e di rieto a tutti2 uno vecchio solo che venia dormendo, dicendo così: Poi; cioè di po’ li du’ ditti di sopra, viddi; cioè io Dante, quattro; cioè omini seguitare la ditta processione, in umile paruta; cioè in umile apparenzia, cioè molto umili ne la vista: questi quattro figurano quelli quattro Apostoli che fenno quelle quattro epistole che seguitano ne la Bibbia di po’ li Atti de li Apostuli; cioè s. Iacopo fratello di Cristo, s. Piero apostulo, s. Ioanni evangelista, et Iuda fratello di s. Iacopo; li quali tutti funno umili poverelli, l’Epistole dei quali elli studiando vidde di rieto alli Atti de li Apostuli adimpiendo coll’opere quanto potea la loro dottrina, et insegnando che cusì facciano li purgati dei loro peccati co la penitenzia, E di rieto da tutti; cioè quelli che sono ditti di sopra, un

  1. C. M. e questi sono
  2. C. M. a tutti venisse uno solo vecchio