Pagina:Commedia - Purgatorio (Tommaseo).djvu/92

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16 PURGATORIO. Ed io: — Buon duca, andiamo a maggior fretta Che già non m’affatico come dianzi: E vedi ornai che il poggio l’ombra getta. — i8. — Noi anderem con questo giorno innanzi (Rispose), quanto più potremo omai: Ma il fatto è d’altra forma che non stanzi.. Prima che sii lassù, tornar vedrai Colui che già si cuopre della costa, Sì che i suo’ raggi tu romper non fai.. Ma vedi là un’anima che, a posta. Sola soletta, verso noi riguarda: Quella ne insegnerà la via più tosta, —. Venimmo a lei. anima lombarda. Come ti stavi altera e disdegnosa, E nel muover degli occhi onesta e tarda!. Ella non ci diceva alcuna cosa, Ma lasciavane gir; solo guardando, A guisa di leon quando si posa.. Pur Virgilio si trasse a lei, pregando Che ne mostrasse la miglior salita: E quella non rispose al suo dimando,. Ma di nostro paese e della vita C’inchiese. E il dolce duca incominciava: — Mantova. — E l’ombra, tutta in se romita,. Surse vèr lui del luogo ove pria stava, Dicendo: — Mantovano, io son Sordello Della tua terra. — E l’un l’altro abbracciava. n. (SD Ge//a. Bue, I: Majoresque IV: 0«terris osiendit honestum. — cadunt aliis de tnoniibiis imibrae. Tardai Peir.: L’ano mansueto. Salgono il inonie dalla parie orien- umile e lardo. tale (Puri?., IV, t 48): rtunque voi- iì. (SL) Guardando. i:]e9r>, O’an lancio verso ponente Piovevano avere leone: Guaio e rinieliesi Plinio, <ie’ l’ombra del tnonle dal Iato loro. leoni: Nec limi.s intueniur oculis; ii (L) Stanzi: pensi, slabilisci in a^ipìcique siìuili modo voluni. Cosi pensiero. Solini». — Pova. [Ci Gcn, XLIX, 9: (SD Slatìzi Inf,XXV, t 4. lieQuieacens accutyu’iatt ui te».. (L) La.<isù. da Bealrh-e —Colui: (F) Diceva. Seneca: Niuna cosa il sole —Cuopre: iratnonla. —Fai fa tanto prò alt’auinìa come posare, e coU’ombra yoctiis.simo con altrui parlare e. (L) Posta: quasi appostandoci, molto con seco — Tosta: pronta. 24 (L) Inchiese: domaodò. — /?o. (SI.) Altera. Petr.: Ed in donna mila: raccolta. amorosa ancor m’agqrada Che in (SL) Romita. Pdf.: In sé racvista vada altera e disdegnosa Non colla e sì romita, superba o ritrosa, — Onesta. Georg.,