Pagina:Commedie di Aristofane (Romagnoli) I.djvu/146

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GLI ACARNESI 35



diceopoli

Sta bene! — E tu concedi, o re Diòniso,.
che a te questo corteo guidando in giubilo,
e sacrifizi offrendo coi domestici,
i Baccanali campagnuoli io celebri
felicemente, e addio dica agli eserciti:
e il patto dei trentanni abbia buon esitoi
MOGLIE
alla figlia.
Bella figliuola, porta con bel garbo
la cesta, e fa’ la grinta di chi biascica
l’erba cunella. Oh fortunato l’uomo
che ti si piglierà, che avrà da te
donnole, brave non meno di te
a trar corregge, quando spunta l’alba!
Sll’, fatti avanti, e bada che nessuno
t’abbia a involare, fra la calca, l’oro.

diceopoli

Rosso, voialtri, dietro alla canefora
tenete ritto il fallo; ed io, seguendovi,
canterò l’inno fallico. Dai tegoli
tu, moglie, fa’ da spettatrice! — Avanti!
Cani’.
Fallo, di Bacco amico, di notturni trastulli
compagno e d’orge, vago di spose e di fanciulli,