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Pagina:Commedie di Aristofane (Romagnoli) I.djvu/151

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40 ARISTOFANE


coro
Tu sei morto!
diceopoli
Dunque i denti converrà che anch’io vi mostri!
A mia volta i piú diletti porrò a morte amici vostri.
Degli ostaggi ho in mio potere: or li prendo, ora li scanno.
Entra di furia in casa.
corifeo
Dite un po’, quale minaccia si nasconde a nostro danno,
o Acarnesi, nei suoi detti? Forse alcun dei nostri figli
tien prigione in casa? O donde tanto ardire awien ch’ei pigli?
diceopoli
Toma con una cesta di carbone, la solleva, e fa atto di trafiggerla
Oh, tirate, se vi piace! Ma costei qui pongo a morte!
Dei carboni vedrò presto quanto a cuor vi stia la sorte.
coro
Me infelice! Sono preso! Paesana è quella cesta!
Ah, ma tanto non ardisci.... No, t’arresta, no, t’arresta....
A gran passi raggiunge Diceopoli.
diceopoli
Antistrofe
È spacciata! strilla pure: al tuo dir chiusi ho gli orecchi.