Pagina:Commedie di Aristofane (Romagnoli) II.djvu/218

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I CALABRONI 215



schifacleone

Ecco l’imputato
Sgraffigna.

filocleone

Quel birbone di tre cotte!
Che guardata da ladro! Eh! Digrignando
i denti, pensa d’imbrogliarmi? E Cane
cidatenéo, dov’è, quello che accusa?
CANE
Bau. bau!

schifacleone

Presente, eccolo qui!

filocleone

Sgraffigna numero
due, per latrare e per schiumare i pentoli!

schifacleone

Zitto, a sedere! (A Sosio) E tu, lèvati, e accusa!

filocleone

Verso purè in uno scodello, e incomincia a mongiucchiore.
Sll’, ch’ io scodello, e faccio uno spuntino.

sosia

Sole su un piccolo pulpito, e peroro con enfosi.
Avete udito quale accusa, o giudici,
muovo a costui. La più nefanda impresa