Pagina:Commedie di Aristofane (Romagnoli) II.djvu/258

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I CALABRONI 255



filocleone

Ma se m’aggiusto io, di buona voglia!
L’ ho bastonato, l’ho preso a sassate,
e lo confesso!,
Si rivolge con tutta buona grazia al querelante.
Oh vieni qui! La fisso
io, la somma che devo snocciolarti
per rimanere buoni amici, oppure
vuoi stabilirla tu?

cittadino

Fissala tu:
non me ne va, di brighe e di processi!

filocleone

con piglio da favoleggiatore.
Un Sibarita cadde giù dal cocchio,
e s’apri nella testa una caverna;
ché di cavalli ne mangiava poco.
E sopraggiunto un tale, amico suo:
« Ognuno — disse — faccia il suo mestiere ».
E così dico a te: corri da Pittalo!

schifacleone

sdegnato.
Da pari tuo, l’hai fatta, pure questa!