Pagina:Commedie di Aristofane (Romagnoli) II.djvu/27

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24 ARISTOFANE



lesina

, Quale? Te ne supplico,
dimmela!

scolaro

Cherefonte il calabrone,
gli aveva chiesto come la pensasse,
se le zanzare cantan con la bocca
oppur col culo!

lesina

Senti! E che rispose
sulle zanzare, quello?

scolaro

Che il budello
delle zanzare è angusto; e così l’aria
vi s ingolfa e comprime, e va diritta
al coderizzo. E il culo poi, che termina
il budello ad imbuto, per la forza
del soffio, echeggia!

lesina

Ah! 11 cui delle zanzare
è una tromba! Com’entra nelle viscere,
beato lui, delle quistioni! Poco
ci mette, a farla franca, un imputato
che scrutina il budello alle zanzare!