Pagina:Commedie di Aristofane (Romagnoli) II.djvu/59

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56 ARISTOFANE



lesina

Di’ un po’:
se sarò diligente e imparerò
di buona voglia, a chi dei tuoi discepoli
potrò rassomigliare?

socrate

A Cherefonte,
come due gocce d’acqua!

lesina

Ah, poveretto
me! Sarò mezzo vivo e mezzo morto!

socrate

Vuoi stare zitto o no? Vuoi seguitarmi
alla spiccia qui dentro? Allunghi il passo?

lesina

pieno di paura.
Una pizza di miele, dammi prima:
la terrò in mano! Ho più paura a scendere
costaggiù, che nell’antro di Trofonio!

socrate

Entra! Ché perdi tempo innanzi all’uscio?
Lesina esita sempre.