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LE DONNE ALLA FESTA DI DEMETRA |
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converria serbar per quale di noi donne desse a luce
un figliuol che avvantaggiasse la città, stratego o duce,
ed il posto nelle Stenie, nelle Scire, e in qual tu vuoi
riserbarle delle feste che si celebran fra noi.
Ma dovria, se vile o inetto partoriva alcuna un figlio,
trierarco tristo, o malo conduttore di naviglio,
dietro a quella che un gagliardo partoria, con rasi crini
rimanere. E a chi potrebbe parer giusto, o cittadini,
che d’Iperbolo la madre, con gran chioma e manto bianco,
debba star, di lei che Lamaco generò, seduta a fianco,
e che presti ad interesse? Quando presta ad interesse
a qualcuno, e vuole il frutto, converria ch’ei non gliel desse,
ma negandole i quattrini, le dicesse: « Oh, sei del frutto
degna tu, che di lue viscere ne porgevi un sf bel frutto? »
Aristofane Commedie. IV - 13