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Pagina:Commedie di Aristofane (Romagnoli) III.djvu/35

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32 ARISTOFANE



coro

accingendosi a salire la scala che dall’orchestra conduce su la scena.
Strofe
Della via questo tratto
sotto la rocca, ripido,
rimasto m’è soltanto, pel quale m’arrabatto.
S’affaticano.
Oh, vediam se questo carico
lo portiam senza somiero.
Ben ho da questi fasci l’omero tutto pesto!
Pur bisogna far presto,
e sul fuoco soffiar, perché non s’abbia
da smorzare, senz’addarcene, proprio al fine del sentiero.
Si avvicinano alla pentola, e soffiano.
Fu, fu,
quanto fumo, guarda su!
Si ritraggono, respinti dal fumo.
Anlistrofe
Con che furia s’avventa
dal pentolo, per Ercole,
al par di cagna rabida, ed il mio ciglio addenta!
Questo fuoco è certo Lemnio:
e se no, dar di morso
potrebbe alla mia cispa con tanto acute zanne?
Sotto la rocca or vanne,
l’Iddia difendi; o evento più propizio
quando mai sarà, Fortunio, per volare al suo soccorso?
S accostano di nuovo alla pentola, e soffiano.