Pagina:Commedie di Aristofane (Romagnoli) III.djvu/49

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46 ARISTOFANE



contrasto


strimodoro

Commissario di nostra terra, ch’ài sperso ai venti
vani detti, a che servono tanti ragionamenti
con queste belve? Forse non sai che bagno m’hanno
fatto fare, vestito qual sono, e senza ranno?

vittoria

La gente che c’è accanto, si guardi e non si tocchi:
altrimenti, contèntati d’aver lividi agli occhi.
Noi stiam come zitelle, piene di ritrosfa,
senza muover festuca, né seccar chicchessia.
Ma siam come un vespaio! — Se ci stuzzichi, è un guaio!

coro di vecchi

Strofe
Giove, come l’andrà con queste fiere?
Non si può sopportare tal tracotanza. Tocca
a me, a te, vedere