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60 ARISTOFANE


ai Laconi, in cui fiducia mai convien ripone, tranne
quando ai lupi s’avrà fede che spalancano le canne!
Con la mira ’alla tirannide questa trama a nostro danno
esse ordirono; ma farcela, ben mi guardo, io, non potranno.
Porterò nascosto il brando sotto un ramo di mortella,
starò presso Aristogitone su la piazza in sentinella,
chiuso in arme. così, vedi! E di’ poi che la mi fumi,
e ti picchio sopra il muso queste vecchie, odio dei Numi.

vittoria

Anlicommaiion
Se così ritorni a casa, neppur mamma Raffigura!
Ma le vesti, o care vecchie, metter giù sia nostra cura.
Si alleggeriscono.

coro di vecchie

Antistrofe A
Cittadini qui presenti, un discorso or si farà
che profitti alla città.
È dover: che fra delizie, fra splendori me nutriva!
Portavo i sacri arredi a sette anni: alla Diva
che ne tutela, l’orzo poi macinavo a dieci:
a Braurone, con la veste gialla in dosso, l’orsa feci.
Ragazza fatta, poi, con una resta
di fichi al collo, ebbi a portar la cesta.

vittoria

Antepirrema A
Ad Atene debitrici non siam dunque di consigli?
Né l’invidia, perché nata sono femmina, vi pigli,
se vai più di quanto adesso vige ciò ch’io suggerisco.