Pagina:Commentarii di m. Galeazzo Capella delle cose fatte per la restitutione di Francesco Sforza secondo duca di Milano.djvu/35

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poteva. Ma tale cosa male agevolmẽte si faceva: perché fare forza agli huomini della parte sua, il numero dequali non era picciolo, non li pareva convenevole: et moltissimi della fattione contraria, dalli Franzesi se n'erano andati. Aggiungevasi ancora questa altra difficulta, che quantunque e si pensasse che Hadriano sesto nuovamente a Roma stato eletto Pontifice massimo, havesse a fare favore alle cose dell'imperadore, come quello ch'era stato in Spagna suo luogotenente, nondimeno per l'absentia sua poco d'aiuto si poteva da lui in Italia sperare. Oltra questo le fortezze, et la maggiore parte de luoghi più forte dello stato di Milano si tenevano dalle guardie Frãzesi: Cremona con tutto il suo stato: la fortezza di Milano, di Noara, et di Trezzo: Dondossola, Arona, et tutto illago maggiore. Alessandria ancora di la dal Po obediva a gli avversarii: Alla quale il Morone haveva volto il suo pensiero. Ma perché alcuno de soldati Imperiali non si poteva per mancamento delle paghe trarre delle stanze, congrego tumultuariamente assaissimi dello stato di Milano dando loro capi, di quegli i quali egli al nome sforzesco cognosceva esse affettionati. Et havendo comãdato che il vitto fusse dato loro da castellani, commesse che assediasseno Alessandria, laquale più tosto si teneva per la guardia de cittadini Guelfi che delle armi Franzesi. Procedette la cosa in maniera che gli Sforzeschi, essendo quelli, che guardavano la terra, usciti ad una scaramuccia tumultuariamente appiccata, intrarono nella citta insieme co nimici, et fuori di speranza l'ottẽnero. I Franzesi con quelli, che quivi seguitavano la parte loro, essendo la terra spatiosissima, agevolmente per l'altra porta, con la fuga si salvarono. Laqual perdta non fu poco a Franzesi dannosa: si per rimanere privati del commertio de Genovesi, si ancora perché con quella guardia tut-