Pagina:Commentarii di m. Galeazzo Capella delle cose fatte per la restitutione di Francesco Sforza secondo duca di Milano.djvu/52

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Signore Prosero, il quale co Tedeschi et quasi tutta la cavalleria nell'altra parte che si chiama Bisammi s'era fermo, perché col restante dell'essercito entrasse. Dopo questo raunati insieme i suoi comando loro, che mantenendo gli ordini si facesseno inanzi. Tutti quelli, che erano preposti alla guardia della citta, si diedeno a fuggire? Ne fu alcuno che pure se stesso ardisse defendere. Il Vescovo di Salerno con uno capitano, che guardava il palazzo, accerchiato da gran numero di Soldati et Cittadni monto in nave, et verso il lito Occidentale et Marsiha prese il camino. Ottaviano Fregoso suo fratello essendo in letto malato, poscia ch'egli hebbe fatto chiudere le porte di Palazzo, mando uno de suoi che da una finestra facesse intẽdere al nimico, che egli si dava prigione al Marchese di Pescara. Fu preso ancora Petro Navarra, et con esso molti altri, et tutta la Citta saccheggiata. Et perché vi si fece tanta preda, quanta il nimico harebbe a pena potuto desiderare, il Signor Prospero per bando comando che niuno cittadino fusse fatto prigione. Il seguente giorno ancora per porre termine alle ruberie trasse tutto l'essercito della citta, dolendosi che quella terra fusse andata a sacco, co danari della quale, per le sue grandi ricchezze haria potuto l'essercito Imperiale molti mesi sostentare. Dopo la presa di Genova sentẽdo il Signor Prospero che i Franzesi con nuova gente passavano l'Alpi, prese con le gẽti verso Hasti il cãmino, cõ animo d'opporli loro se facesseno forza di turbare lo stato di Milano, et i patti fatti a Cremona. Ma poscia che Franzesi arrivarono ad una villa nell'hastigiano chiamata Villa Nova, intesa la perdita di Genova, stetteno quivi fermi tanto, che per comandamento del Re, del quale havevano mandato ad intendere l'animo, col nuovo essercito in Frãcia, se ne tornarono. Monsignor del Lefcuns adunque, che si trovava a Cremona, perduta ogni speranza di soccorso, passati che furono