Pagina:Compendio del trattato teorico e pratico sopra la coltivazione della vite.djvu/131

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rizia, del mosto cotto, e si distruggerà interamente questo principio, combinandolo col bianco di Spagna.

Avvi eziandio un gran numero di ricette, delle quali si sono vantati i felici effetti; ma meritano tanto poca confidenza, che sarebbe pericoloso anche il farle conoscere. 1

Ne’ dipartimenti settentrionali, questa malattia attaccherebbe tutti i vini, se non si prevenisse con una saggia maniera, bevendoli nel corso dell’anno, e nel luogo stesso: perchè il più piccolo trasporto li farebbe piegare all’acido.

Il sig. Wiart indrizzò al sig. Chaptal, allora ministro dell’interno, una nota colla quale fa conoscere un modo, che non solo à impedito ai vini di cambiare, ma che li à anche resi più aggraditi.

Consiste nel gettare un pugno di sal bigio per ogni tina nel frattempo della fermentazione.


Impegniamo

  1. E’ stata riprodotta, l’anno scorso, nella Biblioteca di Campagna (tom. VII. p 174.) una ricetta per impedire che il vino inacidisca, tratta dal Giornale francese di Economia dell’anno xiii ( 1805). Poichè è facile, e niente pericolosa, mi permetto ripeterla qui, onde anche tra noi l’osservazione possa decidere della sua facoltà. — S’infiammino bene sui carboni accesi in un fornello portatile tante noci secche, in ragione di una noce per 140 once di vino, e vi s’immergano roventi quando comincia a prendere la punta. Ii vino dopo 48 ore si può bevere. Il trad.