Pagina:Compendio della dottrina cristiana, Roma, 1905.djvu/388

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Strage degli innocenti e fuga in Egitto.


90. Erode aspettò inutilmente i Magi; vedendosi deluso, adirossi moltissimo, e nella barbara sua astuzia sperando di colpire anche Gesù, mandò ad uccidere tutti i fanciulli dai due anni in giù, che si trovavano in Betlemme e nei suoi dintorni.

Antecedentemente però un Angelo era apparso in sogno a Giuseppe, per avvisarnelo e per ordinargli di fuggire in Egitto. Giuseppe incontanente ubbidì: e con Maria e Gesù andò in Egitto, dove stette fino alla morte di Erode; dopo la quale avvisato nuovamente dall’Angelo, ritornò, non a Betlemme nella Giudea, ma a Nazaret nella Galilea.

Disputa di Gesù nel tempio.


91. Quando Gesù giunse all’età di dodici anni, fu condotto dai parenti a Gerusalemme per le feste di Pasqua, che duravano sette giorni. Finite le feste, secondo l’uso, Maria con le donne e Giuseppe con gli uomini, se ne partirono per Nazaret. I fanciulli erano ammessi a viaggiare tanto cogli uomini, quanto colle donne. Riunitisi dopo un giorno di cammino Maria e Giuseppe s’accorsero che Gesù non era nè coll’uno nè coll’altra. Dopo averlo cercato invano fra i congiunti e i conoscenti, afflitti rifecero tosto la strada di Gerusalemme e, trovatolo il terzo giorno nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, in atto di interrogarli e di ascoltarli, la Madre dolcemente chiesegli, perchè si tosse fatto cercare così. – La risposta ch’Egli diede fu la prima dichiarazione della sua divinità: E perchè mi cercavate? Non sapevate voi che nelle cose, che riguardano il padre mio, fa d’uopo che io mi trovi?

Dopo ciò egli se ne ritornò con loro a Nazaret; e da questo punto fino all’età di trent’anni il Vangelo più non ci riferisce alcun fatto particolare di lui, ma compendia tutta la storia di quei tempo in queste parole: Gesù viveva nell’obbedienza di Maria e di Giuseppe, e cresceva in