Pagina:Compendio della dottrina cristiana, Roma, 1905.djvu/76

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D. È cosa buona accusare qualche peccato più grave della vita passata?

R. Sì, specialmente quando, avendo confessato soli peccati veniali, giovi ad assicurare il dolore, senza il quale non è valida l’assoluzione.

D. Compiuta l’accusa dei vostri peccati, che cosa farete?

R. Compiuta l’accusa de’ miei peccati, ascolterò con rispetto quello che mi dirà il confessore, accetterò la penitenza con sincera volontà di farla, e mentre mi si dà la santa assoluzione, rinnoverò di cuore l’atto di pentimento.

D. Dopo che vi si è data l’assoluzione che cosa resta a farsi?

R. Dopo che mi sarà data l’assoluzione, ringrazierò il Signore; farò al più presto la penitenza; e metterò in pratica gli avvisi datimi dal confessore.

§ 4. - Dell’assoluzione e della soddisfazione.


D. Che cosa è ľ assoluzione?

R. L’assoluzione e la sentenza, che il sącerdote pronunzia in nome di Gesù Cristo, per rimettere i peccati al penitente.

D. Che cosa è la soddisfazione o la penitenza?

R. La soddisfazione o penitenza è quella preghiera o altra opera buona, che il confessore ingiunge al penitente in espiazione de’ suoi peccati.