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Pagina:Compendio storico della Valle Mesolcina.djvu/134

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intento, e così tutto confuso se ne ritornò alla sua patria, ove appena arrivato vide con dolore la sua casa del tutto incendiarsi, e raccontando egli al suo amico Maffei quanto gli era accaduto, questi lo rimproverò dicendogli: Non te l'ho forse io detto di non frammischiarti in quelle cose? e l'altro rispose: Ora è troppo tardi. Tutti quei che furono i primi cooperatori alla distruzione del monastero di Cazis, fecero in breve tempo una morte infelice, e l’istesso sopraccennato Planta fu circa un anno dopo, per ordine delle Tre Leghe, pubblicamente decapitato in Coira.

Il detto monastero venne poi di nuovo stabilito, come si trova oggidì, per le successive restituzioni de' suoi beni, e particolari beneficenze.

Nel 1580 Raffaele figlio di Francesco Trivulzio appoggiandosi particolarmente che la Mesolcina era feudo imperiale e fidecomisso, tentò pure nuove liti contro la Valle sì in Iante che a Tronte, ma anche da quest’ultimo Tribunale fu in modo diffinitivo giudicato e sentenziato a favore della Mesolcina, in maniera che la famiglia Trivulzio non abbia per l'avvenire mai più a pretendere cosa alcuna, tanto sulla supposta Signoria del castello di Mesocco e suoi antichi attributi, quanto sui sei mila cinquecento fiorini, imponendo perpetuo silenzio alla detta