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I SCONCERTI METEORICI
Le trombe gli uragani e le tempeste
Dormon tranquille in sotterranee celle;
Nè sorgerebber mai, nè mai funeste
4Sarebber col sifon e le procelle,
Se la gran forza d’impellenza deste
Non le facesse e turbolenti e quelle
Ch’ergon talor le vorticose teste,
8Onde Natura s’altera e convelle.
Sì! tai fenomenali e rari mostri
Si son come le biscie intorpidite,
11Che sempre dormon ne’ lor ciechi chiostri.
E qual desta l’amor le troglodite
Orrende ad apparir pe’ loro rostri,
14Così l’archea central l’ombre di Dite.