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134 confessioni d’un scettico

da sè. Forse ch’ella si cura di noi, dei nostri dolori, delle nostre speranze, del nostro orgoglio? si cura dei pensieri che ci desta, dei sogni con cui ci lusinga, delle ebbrezze in che ci esalta?

La natura va serenamente inconscia per le sue vie, e si fa conscia soltanto nel nostro cervello che la riceve, la trasforma, la fa vera. Fuori di noi ella migra di moto in moto, disseminando i pollini delle primavere eterne, producendo cieli nuovi dalle ruine degli antichi. La terra sparirà consumata nel sole, il sole sparirà consumato in un centro più vasto che lo attira fin d’oggi, e noi spariremo con loro; dove n’andrà l’ideale conquistato nelle battaglie tragiche dell’esistenza, a cui prodigammo con tanta fede il miglior sangue dell’anima nostra? Disciolti gli organi della fauna umana si disciorrà con essi la storia umana. Ma il pensiero è ben più alto della coscienza che n’ha l’uomo in un’ora del tempo. Il pensiero sornuoterà al naufragio degli or-