Pagina:Confessioni d'un scettico.djvu/35

Da Wikisource.

lettera vi. 31

scaturirmi dal cuore una, direi quasi, fontana di fate.

La sera discesi soletto dalla collina, e, chiudendomi nella mia stanza d’anacoreta, provai la prima volta il bisogno di piangere e piansi come un fanciullo. Addio.




____