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LETTERE D’ILLUSTRI ITALIANI
Viadana 26 Aprile 1866.
Egregio Signore
Benché tardi (e prego a scusarmene) le rendo grazie della assennata Relazione sulle biblioteche popolari e massime di codesta ch’Ella fondò, e nella quale volle la bontà sua ricordare anco la nostra e il povero mio nome. Delle cosucce da me date in luce ora non ho esemplari da spedirle: poi, davvero sono cosucce. Bensì procurerò di spedire, quando che sia, a cotesta Biblioteca qualche dono in libri, sentendo il debito di seguire l'esempio di molti che offerirono alla nostra, la quale se oggi conta tremila volumi all'incirca è tutta generosità dei prossimi e lontani offerenti, e se crescerà dimolto sarà in cotesto modo; salvo un po’ di dote, e salva la libreria femminile circolante annessavi, la quale procede assai bene sostenuta con quote mensili per un triennio. — Avrei caro mi trasmettesse il Catalogo delle loro opere e il Regolamento pér pigliar lume e guida; spero ch’Ella vorrà soddisfarmi pel desiderio comune di giovare e promovere vie più il progresso intellettuale, e di tutto serberò per lei memoria, come ora mi è caro significarle la mia stima profferendomi
Devot.mo Servo | |
Egregio Signore | D. Luigi Parazzi. |
Dott. Antonio Bruni | |
(Toscana) Prato. |