Pagina:Contro Wagner, Riccardo Ricciardi, 1914.djvu/29

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lettera da torino 25

melodia! Nulla fa perdere più sicuramente il gusto! Siamo perduti, amici miei, se si torna ad amare le belle melodie!...

Assioma: la melodia è immorale. Dimostrazione: Palestrina. Moralità: Parsifal. L’assenza di melodia santifica...

Ed ecco la definizione della passione. La passione — ossia la ginnastica del brutto sulla corda dell’inarmonico. — Osiamo, amici miei, osiamo d’esser brutti. Wagner l’ha osato. Rimescoliamo, dinanzi ai nostri passi, senza timore, la fanghiglia delle più ributtanti armonie! Non risparmiamo le nostre mani! È così appunto che noi diventiamo naturali.

Un ultimo consiglio! un consiglio che forse riassume tutti gli altri, — Siamo idealisti. È quanto possiamo fare di più saggio, se non quanto v’ha di più ragionevole. Per elevare gli altri bisogna elevare sè stessi. Vaghiamo di là dalle nubi, arringhiamo l’infinito, mettiamoci d’attorno i grandi simboli! Sursum! Bumbum! non v’è consiglio migliore. Il «petto gonfio» sia il nostro argomento, il «bel sentimento» il nostro patrocinatore. La virtù ha ragione anche del contrappunto. «Come potrebbe non esser buono quegli che ci rende migliori?» Così ha ragionato sempre l’umanità. Rendiam dunque l’umanità migliore — è così che si diventa buoni (è così che si diventa magari «classico» — Schiller divenne