Pagina:Contro Wagner, Riccardo Ricciardi, 1914.djvu/31

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lettera da torino 27

la sinistra verità — l’imagine d’uno scadimento dell’arte, ed anche uno scadimento degli artisti. Quest’ultimo, scadimento di carattere, troverebbe forse la sua espressione provvisoria nella formula seguente: il musicista va facendosi ora commediante, la sua arte s’evolve verso l’arte di mentire. Avrò occasione (in un capitolo della mia opera principale, col titolo Contributo alla fisiologia dell’Arte) di mostrare più chiaramente che l’evoluzione generale dell’arte nel senso dello istrionismo è una manifestazione di degenerazione fisiologica (più esattamente una forma dell’isterismo), appunto quanto ciascuna delle corruzioni e delle infermità dell’arte inaugurate da Wagner: per esempio, l’instabilità della sua ottica che costringe a mutar continuamente di postura di fronte ad essa. Non si capisce niente di Wagner se altro non si scorge in lui che un gioco della natura, un caso, un capriccio, un accidente. Non era un genio con «lacune», «sviato» e «contradittorio», come si è pur detto. Wagner è qualcosa di completo, un decadente tipico, al quale manca ogni «libero arbitrio» e ciascun tratto del quale risponde a una necessità. Se v’ha qualcosa d’interessante in Wagner è senza dubbio la logica con la quale un vizio fisiologico si trasforma in pratica e in procedimento, in innovazione nei principii, in