Pagina:Contro Wagner, Riccardo Ricciardi, 1914.djvu/55

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post-scriptum 51


L’adesione a Wagner costa caro. Che fa essa dello spirito? Wagner affranca forse lo spirito? — Tutti gli equivoci, tutte le ambiguità gli convengono, e, in generale, tutto ciò che persuade gl’indecisi, senza ch’essi abbiano conscienza del perchè della seduzione. Così Wagner è un seduttore di grande stile. Non v’è, nel campo dello spirito, nè stanchezza, nè decrepitezza, nè cosa mortale, distruttiva dell’istinto vitale, che non sia stata segretamente protetta dall’arte sua; — egli dissimula il più nero oscurantismo nelle pieghe luminose dell’ideale. Lusinga tutti gli istinti nihilisti (— buddisti) e li traveste in musica; lusinga ogni sorta di cristianesimo, ogni espressione religiosa della decadenza. Aprite bene gli orecchi: tutto ciò che è sempre sbocciato dal terreno della vita ammiserita, tutte le monete false della transcendenza e del dilà han trovato nell’arte di Wagner la più sublime interpretazione — non a mezzo di formule: Wagner è troppo astuto per adoperar formule — ma a mezzo d’una seduzione della sensualità che dal canto suo s’afferra nuovamente allo spirito per rammollirlo ed infiacchirlo. La musica divenuta Circe... In questo, la sua ultima opera è il suo più grande capolavoro. Il Parsifal serberà in eterno il suo rango nell’arte della seduzione, come il colpo di genio della seduzione... Io ammiro