Pagina:Copernico - Poemetto Astronomico.djvu/44

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(XLIII.)


Onde alla Terra piombatn gli Astri intorno.
Solo la Verga sua, che apriva i mari,
E, quai montagne, sospendeva l’onde,
925E fea stillar dal Ciel pioggia di manna,
E da i macigni fuor scaturir l'acque,
Sol quella Verga onnipotente, e santa
D’Orto in Occaso, e dall’Occaso all’Orto
Spinger potea mille fiate, e mille
930Veloci più delle fulminee palle
Che sbucan fuor de i bellicosi bronzi,
E che i turbini, e i Venti, e le saette,
Gli Astri, e i Pianeti a circuir la Terra.
Ma lo stesso Mosè non tentò questa
935Erculea impresa, e gli bastò sol tanto
far volar le Pernici entro il Deserto,
A disfamar le sue Tribù digiune,
E ronzando mandar per l’aria i nembi
Delle Locuste a castigar l’Egitto.
940Fu gran Legislator, fu gran Profeta
Moise, ma non Astronomo, e Geometra,
O almen chiusa serbò la sua scienza;
E se diss’Ei, la Terra sta in eterno,
Non già intese negar, che sovra l’asse
945Ella si volga, e intorno al Sol s’affretti;


f 2 Ma