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capitolo viii. 91


13. Non combatterete forse contro un popolo che ha violato i suoi giuramenti, e che si studia di cacciare il vostro profeta? Essi sono stati gli aggressori. Li temerete? Dio merita assai più che voi lo temiate, se siete credenti.

14. Combatteteli affinchè Dio li gastighi colle vostre mani, e li ricuopra di obbrobrio, acció vi faccia vincerli, e guarisca i cuori dei fedeli;

45. Acciocchè annienti l’ira nel cuore degl’infedeli. Dio ritorna con chi gli piace; è sapiente e savio.

16. Credete voi che sarete abbandonati, come se Dio non conoscesse quei fra voi che combattono, e che non cercano altra alleanza che quella di Dio, del di lui apostolo, e de’ credenti? Dio sa ciò che voi fate.

17. Gl’idolatri non devono visitare il tempio di Dio, mentre essi stessi palesano la loro incredulità. Le loro opere diverranno nulle, ed essi resteranno eternamente nel fuoco.

18. I tempi di Dio non devono essere visitati che da coloro che credono in Dio ed al giorno ultimo, che osservano la preghiera, e fanno l’elemosina e che temono lui solo; costoro saranno forse diretti nella via retta1.

19. Metterete voi quei che portano l’acqua ai pellegrini e visitano l’oratorio sacro allo stesso livello di colui che crede in Dio, ed al giorno ultimo, e che combatte nel sentiere di Dio?2 No, essi non saranno eguali dinanzi a Dio. Dio non dirige i malvagi.

20. Quei che hanno abbandonato il loro paese, che combattono nel sentiere di Dio, coi loro beni, e colle loro persone, occuperanno un grado più alto dinanzi a Dio; saranno beati.

21. Il Signore annunzia loro la sua misericordia, la sua sodisfazione, ed i giardini dove gusteranno costantemente delizie.

22. Vi resteranno eternamente, per sempre, poichè Dio dispone di ricompense immense.

23. O credenti! non siate amici dei vostri padri, e madri, se questi preferiscono l’ineredulità alla fede. Quei che disobbediranno a ciò saranno malvagi.

24. Se i vostri padri, figli, fratelli, mogli, parenti, ed i beni che avete acquistati, ed il commercio di cui temete la ruina, e le abitazioni nelle quali vi deliziate, vi sono più cari che Dio, il suo apostolo e la guerra santa, aspettatevi di veder venire Iddio ad eseguire i suoi decreti. Dio non dirige i malvagi.

25. Dio vi soccorse in più occasioni, nella giornata di Honein3, in cui vi compiaceste del vostro gran numero che non vi giovò a niente per quanto sia vasta la terra fu allora troppo ristretta per voi, volgeste le spalle, e fuggiste.

26. Quindi Dio fece scendere la sua protezione sul suo apostolo, e su i fedeli; fece scendere l’armate invisibili per voi, e castigo quei che non credevano. Tale è la ricompensa degl’increduli.

27. Dopo ciò Dio ritornerà a chi gli piacerà, poichè è indulgente, e misericordioso.

28. O credenti! quei che associano (altre divinitá a Dio) sono immondi; do-

  1. Questa parola forse è posta espressamente per spaventare gl’idolatri, poichè i credenti stessi non sono sicuri di essere diretti.
  2. Alcuni arabi facevano valere le cure che prendevano dei pellegrini come un titolo alla ricompensa di Dio.
  3. La battaglia di Honein, valle situata a tre miglia dalla Mecca dalla parte di Taief, fu data l’ultimo anno della egira. Maometto vi aveva riuniti 12 mila combattenti; le tribu di Hawaren, e Thakif, in guerra con Maometto non ne avevano che quattro mila; questa superiorità di forze ispirò ai musulmani una gran presunzione, che Dio puni col suscitare il disordine nelle loro fila. I musulmani presero prima la fuga, ma il coraggio di Maometto e de’ suoi parenti fini per rannodare i fuggitivi, e riparare la disfatta.