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Pagina:Corano.djvu/168

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capitolo xx. 155


29.  Acciocch’egli comprenda il mio parlare.

30.  Dammi un consigliere nella mia famiglia;

31.  Che sia mio fratello Aronne.

32.  Fortificami per di lui mezzo,

33.  Ed associalo nella mia opera,

34.  Affinchè noi celebriamo continuamente le tue lodi, e pensiamo a te continuamente;

35.  Poichè tu ci vedi.

36.  Dio rispose: Mosè! t’accordo ciò che tu chiedi.

37.  Già altra volta, noi ti mostrammo predilezione,

38.  Quando facemmo sentire alla tua madre quelle parole:

39.  Metti tuo figlio in una cesta, e gettalo al mare; il mare lo ricondurrà al lido. Il mio nemico, ed il suo, lo raccoglierà. Io glí ho ispirato affetto per te, o Mosè!

40.  Ed ho voluto che tu fossi cresciuto sotto i miei occhi.

41.  Un giorno tua sorella camminava dicendo: Volete che v’insegni una nutrice? Noi ti rendemmo allora a tua madre, affinchè si consolasse1, e cessasse d’affliggersi. In seguito hai ucciso un uomo; noi ti salvammo dalla morte, e ti sperimentammo con moltissime prove.

42.  Hai abitato molti anni fra i Madianiti; quindi sei venuto qui in forza di un ordine, o Mosè!

43.  Io t’ho formato per me stesso.

44.  Andate, tu e tuo fratello accompagnati da’ miei miracoli, e non vi scordate di me.

45.  Andate da Faraone che è empio.

46.  Parlategli un linguaggio dolce; forse rifletterà, o temerà.

47.  Essi risposero: Signore temiamo ch’egli usi qualche violenza verso di noi, o commetta dell’empietà.

48.  Non temetè, io sono con voi, sento, e vedo.

49.  Andate, e dítegli: Siamo gl’inviati del tuo Signore; rendici i figli d’Israele, e non li opprimere di supplizi. Noi veniamo a te con un segno del tuo Signore. La pace sia su colui che segue la strada retta.

30.  Ci è stato rivelato che è riservato il gastigo a chi ci tratterà d’impostori, e ci volgerà le spalle.

51.  Ma chi è il vostro Signore, o Mosè! domandò Faraone.

52.  Il nostro Signore è quegli che ha formato tutto ciò ch’esiste, e che dirige nella via dritta.

53.  Che cosa dunque pensarono le generazioni passate?

54.  Tale conoscenza sta nel seno di Dio, e rinchiusa nel Libro2. Il nostro Signore non sbaglia mai, e non scorda niente,

55.  Egli, che vi ha dato la terra per culla, che ha fatto delle strade per voi, che fa scendere l’acqua. Con quest’acqua facciamo germogliare le famiglie3 di tante piante sì diverse.

56.  Cibatevi, e pascete i vostri armenti. Vi è in tutto ciò di che riconoscere dei segni per gli uomini intelligenti.

57.  Noi vi abbiamo creato dalla terra, e vi faremo ritornare in essa, e ve ne faremo sortire nuovamente.

58.  Gli facemmo vedere i nostri miracoli; ma egli li trattò di bugie, e ricuso di crederli.

  1. Ad litteram: affinchè il suo occhio si fosse rinfrescato.
  2. Si tratta qui del Libro eterno che è in cielo.
  3. Ad litteram: le coppie.