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capitolo xxi. 165


2.  Il giorno in cui accaderà, la nutrice si lascerà cadere il fanciullo che allatta, ed ogni donna incinta abortirà, e gli uomini saranno ubbriachi. No, non saranno ubbriachi; ma il gastigo di Dio terribile (li stordirà ).

3.  Vi sono uomini che disputano su Dio senza conoscenza, e che seguono i demonj ribelli.

4.  E decretato che smarriranno chiunque li avrà presi per alleati, e li condurranno al supplizio del fuoco.

5.  O uomini! se dubitate della resurrezione, considerate che vi abbiamo creati dalla polvere1, poi da una goccia di sperme2, che divenne un grumo di sangue; poi d’un pezzo di carne ora formato, ora informe. Per mostrarvi la nostra potenza, lasciam dimorare nelle viscere ciò che ci piace3 fino ad un’epoca stabilita, e poi vi facciamo sortirne teneri feti. Arrivati quindi all’età della maturità, gli uni muojono, gli altri giungono all’età decrepita, al punto da dimenticare ciò ch’una volta sapevano. Hai veduto dianzi la terra inarridita, ma basta che vi facciamo scendere l’acqua, e si scuote, si gonfia, e fa germogliare ogni specie di vegetabili.

6.  Si è perchè Dio è la verità stessa; risuscita i morti, e può tutto.

7.  Si è perchè l’ora deve venire, non può dubitarsene, in cui Dio richiamerà alla vita gli abitanti dei sepolcri. Vi sono degli uomini che disputano di Dio senza conoscere ciò che dicono, senz’aver ricevuta alcuna direzione, senz’essere guidati da un libro che l’illumini.

9.  Si deviano per allontanare gli altri dal cammino di Dio. L’obbrobrio è riservato a quegli uomini in questo mondo; nell’altro farem loro subire il supplizio del fuoco.

10.  Sarà a cagion dell’opera delle lor mani, poichè Dio non è il tiranno de’ suoi servitori.

11.  Tal’uomo adora Dio, ma (l’adora) incerto, e vacillante4. Se gli accade qualche fortuna, si rassicura; ma se gli tocca la menoma prova, allora volge subito le spalle5. Perde così la vita di questo, e dell’altro mondo. È una ruina evidente.

12.  Invoca a fianco di Dio ciò che non potrebbe nè nuocergli, nè giovargli. Quanto questo deviamento è lungi (dalla verità)!

13.  Invoca ciò che gli è piuttosto funesto che vantaggioso. Detestabili protettori, e detestabili clienti!

14.  Dio introdurrà i credenti che avranno praticato il bene nei giardini bagnati da acque correnti; fa ciò che gli piace.

15.  Colui che pensa che Dio non l’ajuterà (Maometto) in questo mondo, e nell’altro, allunghi la corda verso il cielo, e la tagli; vedrà se i suoi artifizj renderanno vano ciò che l’irrita6.

16.  Così t’abbiam rivelato il Corano in versetti (con segni) evidenti. Dio dirige chi gli piace.

17.  Egli pronuncierà, il giorno della resurrezione, fra quei che credono, e

  1. La creazione d’Adamo, o la creazione immediata dalle mani di Dio.
  2. La creazione del resto degli uomini per mezzo della generazione.
  3. Maschio, o femmina.
  4. Ad litteram, in piedi sopra una punta, o sopra un precipizio.
  5. Ritorna ai suoi errori.
  6. Ecco quale può essere il senso di questo passo: Dio ajuterà il profeta qualunque siano gli artifizj de’ suoi nemici. Maometto disse loro braveggiandoli: Non vi resta che ad appiccarvi dalla disperazione, e dal dispetto. Le parole verso il cielo voglion dire solamente in alto, al soffitto della sua casa.