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236 il corano,


15.  Di’: Se disobbedisco il Signore, temo il gastigo del gran giorno.

16.  Di’: Adorerò Dio con un culto sincero.

17.  E voi adorate le divinità che volete a fianco di Dio. Il giorno della resurrezione saranno veramente disgraziati coloro che si perdono insieme ad esse. Non è questa una ruina evidente?

18.  Sopra la loro testa si stenderà uno strato di fuoco, ed uno strato di fuoco sotto i lor piedi. Ecco di che cosa Dio minaccia i servi suoi. Credetemi dunque, o miei servi!

19.  Belle promesse si offrono a coloro che abbandonano il culto di Thaghut, e vengono a Dio. Annunzia felicità a quei miei servi che ascoltano con avidità le mie parole, e seguono ciò che contengono di meglio. Saranno diretti da Dio; sono gli uomini di buon senso.

20.  Salverai forse colui che ha incorso la parola del gastigo? salverai colui che sarà una volta mandato al fuoco?

21.  In quanto a quei che temono il loro Signore, avranno in paradiso appartamenti al disopra de’ quali sono fabbricati altri appartamenti; sotto i lor piedi scorrono ruscelli d’acqua. Tali sono le promesse di Dio, che non manca mai alle sue promesse.

22.  Non hai tu visto come Dio fa cader l’acqua dal cielo, e la conduce nelle sorgenti nascoste nelle viscere della terra; come fa germogliare le piante di diverse specie; come le fa appassire e divenir gialle; come infine le riduce in steli secchi? Certamente v’è in ciò un avvertimento per gli uomini intelligenti.

23.  Quegli a cui Dio ha aperto il cuore per ricevere l’islamismo, in modo che segua la luce venutagli dal suo Signore (sarà forse come quegli che ha il cuore indurato)? Guai a coloro che hanno il cuore indurato, e (chiuso) a ricordarsi di Dio! essi sono in uno smarrimento manifesto.

24.  Dio ha fatto scendere dall’alto la più bella parola che fosse mai data; (ne ha fatto) un libro le di cui parti si rassomigliano e si ripetono; quei che temono Dio sentono alla lettura intirizzirsi la pelle, e raggrinzarsi sul loro corpo; (a poco a poco) a forza di pensare a Dio e di proferire il suo nome, la lor pelle ed il lor cuore s’addolciscono. Quest’è la direzione di Dio; con essa dirige chi vuole; ma chi Dio smarrisce, dove troverà egli una guida?

25.  Colui che, col suo viso solo, cercherà a premunirsi contro le sofferenze del gastigo1 il giorno della resurrezione, (sarà esso come colui che non avrà nulla a temere)?2. Si dirà ai malvagi: Gustate ciò che avete guadagnato.

26.  I loro predecessori hanno anche trattato i nostri segni di menzogne. Il gastigo piombò sovr’essi da dove non se l’attendevano.

27.  Dio ha fatto loro provare l’avvilimento nella vita di questo mondo; ma il supplizio dell’altro è ancora più duro. Ah! se lo sapessero!

28.  Abbiamo già proposto agli uomini in questo Corano ogni sorta di parabole, affinchè riflettano.

29.  Un libro arabo (è questo) la di cui parola non è tortuosa, affinchè gli uomini temano Dio.

30.  Dio vi offre per esempio (in pria) un uomo su cui molti socj hanno dritto, e che se lo disputano, e poscia un uomo che appartiene ad un sol (padrone). Questi due uomini vanno essi del pari? (No) grazie a Dio! ma la maggior parte degli uomini non sa nulla.

  1. Il senso di questo passo è che i reprobi, avendo le mani legate al collo, non potranno cuoprirsi il viso, e lo presenteranno al fuoco senza difesa.
  2. La seconda parte della frase in questo passo, come in molti altri analoghi, non è espressa nel testo ma è sottintesa.