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266 il corano,


visi in famiglie, ed in tribù, acciocchè vi conosceste fra voi. Il più degno dinanzi a Dio è colui di voi che lo teme più. Dunque, Dio è sapiente ed istrutto di ogni cosa.

14.  Gli arabi del deserto dicono: Abbiamo creduto. Rispondi loro: Non è vero. Dite piuttosto: Abbiamo abbracciato l’islamismo, poichè la fede non è ancora penetrata ne’ vostri cuori. Se obbedirete a Dio ed al suo apostolo, nessuna delle vostre azioni sarà perduta, poichè Dio è indulgente e misericordioso.

15.  I veri credenti sono quelli che hanno creduto in Dio ed al suo apostolo, e che non dubitano più, che combattono coi loro beni e colle loro persone nel sentiere di Dio. Essi soli sono sinceri nelle loro parole.

16.  Credete forse d’insegnare a Dio qual’è la vostra religione? Ma egli sa tutto ciò che è nei cieli e sulla terra. Egli conosce tutto.

17.  Ti rimproverano (come un beneficio da parte loro) d’aver abbracciato l’islamismo. Di’ loro: Non mi rimproverate il vostro islamismo. Dio potrebbe rimproverarvi il benefizio di avervi condotti alla fede. Se siete sinceri (convenitene).

18.  Dio conosce i segreti dei cieli e della terra; vede tutte le vostre azioni.


CAPITOLO L.

kaf.

Dato alla Mecca. — 43 Versetti.

In nome di Dio clemente e misericordioso.

1.  K. Per il Corano glorioso,

2.  Si maravigliano che dal loro seno sorti uomo che gli avverte. Ciò è sorprendente, dicono gl’infedeli.

3.  Una volta morti e ridotti in polvere (dovremmo noi rivivere)? Questo ritorno è troppo lontano1.

4.  Sappiamo bene quanti la terra ne ha già divorati; abbiamo un libro che abbiam conservato, (e che lo sa).

5.  Hanno trattato di menzogna la verità che è loro venuta. Sono in un affare inestrigabile.

6.  Non porteranno essi i loro sguardi verso il cielo inalzato al disopra delle loro teste? (vedrebbero) come l’abbiamo costrutto, e come non vi si veggono lesioni.

7.  E la terra l’abbiamo distesa, e vi abbiamo poste delle montagne, vi abbiamo prodotto coppie preziose (d’ogni specie):

8.  Soggetto di riflessione, ed avviso per ogni servo che ama di ritornare a noi.

9.  Facciamo scendere dal cielo l’acqua benefica; per essa facciamo germogliare le piante de’ giardini, e le raccolte,

10.  E gli alberi di palme alte, i di cui rami ricadono con i datteri in grappi sospesi.

11.  Essi servono a nudrire l’uomo. Per mezzo dell’acqua del cielo rendiamo la vita ad una contrada morta. Così seguirà la resurrezione.

  1. Cioè che la morte distrugge troppo l’esistenza dell’uomo perchè possa risorgere nella sua forma primitiva.