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Pagina:Corano.djvu/289

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276 il corano,


22.  L’uno e l’altro forniscono perle e coralli.

23.  Quale, ec.

24.  A lui appartengono le navi che traversano i mari come montagne.

25.  Quale, ec.

26.  Tutto ciò che è sulla terra passerà.

27.  La sola faccia di Dio resterà circondata di maestà e gloria.

28.  Quale, ec.

29.  Tuttociò che è nei cieli e sulla terra gli dirige i suoi voti. Ogni giorno è occupato a qualche nuova opera1.

30.  Quale, ec.

31.  Noi attenderemo un giorno al vostro giudizio, o uomini, e genj!

32.  Quale, ec.

33.  Riunione d’uomini e di genj, se potete penetrare al dilà dei limiti dei cieli e della terra, fatelo; ma non vi penetrerete se non in forza d’un potere (reale).

34.  Quale, ec.

35.  Un diluvio di fuoco sarà scagliato contro di voi, e del rame fuso. Voi non prevalerete.

36.  Quale, ec.

37.  Quando il cielo si dividerà, quando sarà rosso come il cuojo tinto.

38.  Quale, ec.

39.  In quel giorno non s’interrogheranno più nè gli uomini, nè i genj sui loro peccati.2

40.  Quale, ec.

41.  I colpevoli saranno riconosciuti ai loro segni; saranno presi per i capelli e per i piedi.

42.  Quale, ec.

43.  Ecco l’inferno che i colpevoli trattavano di favola.

44.  Gireranno intorno alle fiamme e all’acqua bollente.

45.  Quale, ec.

46.  Quei che temono la maestà di Dio, avranno due giardini3.

47.  Quale, ec.

48.  Ambedue ornati di boschetti.

49.  Quale, ec.

50.  In ambedue, due sorgenti vive.

51.  Quale, ec.

52.  In ambedue, due specie di ciascun frutto.

53.  Quale, ec.

  1. L’ultima frase di questo versetto può esser tradotta più letteralmente così: Ogni giorno egli è in un’altra condizione. Queste parole che, secondo i commentatori, vogliono dire che Dio s’occupa dell’esecuzione de’ suoi decreti uno dopo l’altro, della morte e della vita degli esseri creati, dell’abbassamento degli uni, o dell’inalzamento degli altri; queste parole hanno un senso differente presso i musulmani mistici; vogliono dire che Dio, uno ed indivisibile, invariabile nella sua essenza, è multiplice ne’ suoi attributi, e prende ad ogni momento una nuova forma che varia all’infinito, che produce la creazione e l’assorbe, si manifesta e si vela.
  2. Non s’interrogheranno nè gli uni nè gli altri al momento della resurrezione, ma l’esame avrà luogo nell’atto istesso del giudizio.
  3. Secondo gli uni, di questi due giardini, uno sarà per i genj, l’altro per gli uomini; secondo altri, due giardini per ciascun individuo, uno come ricompensa delle sue opere, l’altro come un benefizio surerogatorio. In quanto alle due specie d’ogni frutto s’intende una specie simile per il gusto ai frutti della terra, l’altra d’un gusto celeste sconosciuto alla terra.