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328 il corano.



3.  Non ha egli mandato contro essi gli augelli Ababils?

4.  E scaglialo sulle lor teste pietre che avevano marche impresse in cielo?

5.  Li ha calpestati come il grano tritato dagli animali.


CAPITOLO CVII.

i koreiciti.

Dato alla Mecca. — 4 Versetti.

In nome di Dio clemente e misericordioso.

1.  Viva l’unione dei Koreiciti;

2.  Viva la loro unione, per spedire caravane d’inverno e d’estate.

3.  Che servano il Dio di questo tempio, il Dio che li ha umiliti, e preservati dalla carestia,

4.  E che li ha liberati dagli spaventi.


CAPITOLO CVII.

gli utensili.

Dato alla Mecca. — 7 Versetti.

In nome di Dio clemente e misericordioso.

1.  Che pensi tu di chi tratta di bugia questa religione?

2.  Si è chi discaccia l’orfano,

3.  Si è chi non eccita gli altri a nudrire il povero.

4.  Guai a quei che fanno la preghiera

5.  Con trascuratezza,

6.  Che la fanno con ostentazione,

7.  E ricusano gli utensili! (gli oggetti d’uso necessarj a chi ne ha di bisogno).


CAPITOLO CVIII.

il kother.

Dato alla Mecca. — 3 Versetti.

In nome di Dio clemente e misericordioso.

1.  Ti abbiamo dato il Kother.

2.  Dirigi la tua preghiera al Signore; ed offrigli delle vittime.

3.  Chi ti odia morrà senza successione.


    taccata dagli augelli Ababils che scagliavano dardi mortali contro gl’invasori. L’elefante bianco che montava Abraha s’inginocchiò in segno d’adorazione quando arrivò alla vista della Mecca. Abraha ricevè il nome di signore dell’elefante, e l’anno della spedizione quello dell’anno dell’elefante. Sprengel (Istor, della Media.) ha congetturato che gli ababils, così funesti all’armata di Abraha, non erano che il vaiuolo. Hammer cita, in appoggio di questa congettura, uno de’ biografi di Maometto, secondo il quale il vaiuolo si sarebbe sviluppato in Arabia per la prima volta nell’anno stesso dell’elefante.