Pagina:Corano.djvu/76

Da Wikisource.

capitolo vi. 63


16. Se alcuno l’eviterà in quel giorno, sarà Dio che gli avrà mostrata la sua misericordia. È una fortuna manifesta.

17. Se Dio ti manderà un male, egli solo potrà liberartene; se ti accorderà un bene, si è perchè è onnipotente.

18. È il padrone assoluto dei suoi servi; è savio ed istrutto di tutto.

19. Di’: Chi è che fa testimonianza con più peso? Di’: Dio è testimonio fra voi e me. Il Corano mi è stato rivelato, affinchè io avverta voi, e coloro a cui giungerà. Direte che vi sono altri Dii al fianco di Dio? Di’: Io non lo asserirò. Di’: Certamente egli è il Dio unico, ed io non ho colpa per ciò che voi gli associate.

20. Quei a cui abbiamo date le Scritture conoscono il profeta come conoscono i propri figli; ma quei che perdono le loro anime non crederanno in lui.

21. Chi è più malvagio, quello che inventa delle bugie, e le attribuisce a Dio, o quello che tratta i nostri segni di menzogne? Dio non farà prosperare i malvagi.

22. Un giorno li riuniremo tutti; allora diremo a quei che associano: Dove sono i compagni che associate a Dio, e che avete inventati voi stessi?

23. Quale altra scusa troveranno senonchè dire: Noi giuriamo per Dio nostro Signore, che non abbiamo associato (altri Dii a Dio).

24. Vedi come mentiscono contro loro stessi, e come hanno nascoste le divinità che avevano inventate.

28. Ve ne sono fra essi che vengono ad ascoltarti; ma noi abbiamo posto più d’una invoglia sui loro cuori affinchè non sentano niente, e abbiamo loro ottuso l’udito. Quand’anche vedessero ogni sorta di miracoli non crederebbero, verranno anche gl’increduli a disputare con te, e diranno: Questo Corano è un ammasso di favole degli antichi.

26. Essi allontanano gli altri dal profeta, e se ne allontanano essi stessi; ma non perdono che le proprie anime, e non lo sanno.

27. Se tu li vedessi quando saranno all’inferno che grideranno: Ah! che sarebbe se potessimo ritornar sulla terra! Oh che non tratteremmo più di menzogne i segni del Signore! noi diverremmo credenti.

28. Ciò che una volta nascondevano è divenuto palese; ma se rivenissero sulla terra, tornerebbero a ciò che era loro proibito, poichè sono bugiardi.

29. Dicono: Non vi è altra vita che la vita di quaggiù, e non saremo mai risuscitati.

30. Se tu li vedessi quando saranno condotti davanti al loro Signore, egli dirà loro: Non era la verità? Sì, per Dio, ed il Signore dirà loro: Provate dunque il gastigo in compenso della vostra incredulità.

31. Quei che trattavano di menzogna il ritorno, e l’apparizione dinanzi a Dio saranno perduti quando l’ora li sorprenderà inopinatamente. Essi diranno allora: Guai A noi per averlo scordato sulla terra! porteranno il loro fardello sulle spalle; e che cattivo carico!

32. La vita di questo mondo è un gioco ed una frivolezza; la vita futura vale più per coloro che temono: non lo comprenderete mai?

33. Noi sappiamo che le loro parole ti affliggono. Non sei tu che essi accusano di menzogna; gl’infedeli niegano i segni di Dio.

34. Prima di te gli apostoli sono stati trattati da bugiardi; essi sopportarono con costanza le accuse, e l’ingiustizia, fino al momento in cui la nostra assistenza venne ad appoggiarli; poichè chi potrebbe cambiare le parole di Dio? Ma tu conosci l’istoria degli apostoli.

35. L’allontanamento degl’infedeli per la verità ti pesa; certamente se tu lo potessi, desidereresti fare una grotta sotto terra, od una scala per salire al cielo, per far loro vedere qualche miracolo. Se Dio volesse, si riunirebbero tutti nella direzione della via retta. Non sii dunque nel numero degl’ignoranti.


40