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Pagina:Corano.djvu/96

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capitolo vii. 83


174. Racconta loro l’istoria di colui al quale facemmo vedere un segno, e che lo disprezzo per seguire Satana, e che fu perciò fra i perduti1.

175. Se avessimo voluto, l’avremmo inalzato con quel miracolo, ma egli resto attaccato alla terra, e seguì le sue passioni. Rassomiglia al cane che abbaja quando lo ecciti, e ch’abbaja ancora quando ti diparti da lui. Ecco a che ora rassomigliano quei che trattano i nostri segni di bugie. Ripeti loro queste storie, acciò riflettano.

176. Quei che hanno trattato di bugie i nostri segni rassomigliano a qualche cosa cattiva, e non fanno male che a se stessi.

177. Chi è diretto da Dio è ben diretto, e chi è deviato è perduto.

178. Abbiamo creato per la Geenna una gran quantità di genj e di uomini che hanno il cuore con cui non comprendono nulla, che hanno gli occhi con cui non vedono nulla, che hanno le orecchia con cui non odono nulla. Sono come bruti, e si smarriscono anche più che i bruti. Tali sono gli uomini che non prestano alcuna attenzione ai nostri segni.

179. A Dio appartengono i più bei nomi2. Invocatelo con questi nomi, ed allontanatevi da coloro che li applicano a torto. Saranno compensati come meritano.

180. Vi sono fra quei che abbiamo creati degli uomini che sono nella via dritta, e che praticano l’equità.

181. Coloro che trattano i nostri segni di bugie li distruggeremo a poco a poco, e con de’ mezzi che non conoscono.

182. Io prolungherò i loro piaceri, poichè i miei strattagemmi sono irremovibili.

183. Non rifletteranno che il loro compagno Maometto non è un demoniaco, ma bensì un apostolo incaricato di avvertire apertamente?

184. Perchè non volgono gli sguardi al regno dei Cieli, e della terra; e su tutto ciò che Dio ha creato, per vedere se il termine si avvicina? E a qual altro libro crederanno, se non credono al Corano?

185. Colui che Dio smarrirà non troverà più altra guida; lo lascerà errante senza conoscenza.

186. Ti domanderanno a qual’epoca è fissato l’arrivo dell’ora. Di’ loro: La conoscienza ne è riservata a Dio solo. Nessuno può rivelare il suo termine fuori che lui. Essa è un mistero in Cielo, ed in terra3, ed arriverà all’improviso.

187. Ti domanderanno questa cosa come se tu la sapessi. Di’ loro: Dio la sa; ma la maggior parte degli uomini ignora questa verità.

188. Di’ loro: Io non posso procurarmi ciò che mi giova, nè evitare ciò che mi nuoce, fuorchè se Dio lo vuole. Se conoscessi le cose nascose, diverrei ricco, e non potrebbe accadermi disgrazia. Ma io non sono incaricato che di annunziare, e di avvertire i credenti.

189. È desso che vi ha creati tutti da un sol uomo, da cui produsse la sua

  1. Secondo alcuni si tratta di un ebreo, che prima riconobbe Maometto per il profeta predetto dalle Scritture, ma che poi per orgoglio e per gelosia ricusò di credere alla di lui missione; secondo altri si tratterebbe di Balaam il Cananèo, che, ricusando prima di maledire Mosè, si lasciò poi sedurre dalle tentazioni di Satana, e fu condannato a restar colla lingua pendente come un cane.
  2. Nella corona maomettana, Dio ha novantanove nomi, fra quali sono: il grande, il buono, il clemente, il sapiente, il savio, il sottile, il benefico, etc. etc. Fra i nomi di Dio in arabo si trova rahman, misericordioso. Un arabo idolatra, sentendo questo nome che Maometto dava a Dio, si mise a ridere dicendo che non conosceva che un solo individuo con tale nome nella provincia di Yemama.
  3. Non solo essa preoccupa il pensiere degli uomini, ma anche quello degli angeli.