Pagina:Cordelia - Dopo le nozze, Milano, Treves, 1882.djvu/104

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90 i figli

un dito e strilla, un altro s’è strappato il vestito, un terzo ha fame e chiede un pezzo di pane, un quarto piange perchè non gli riesce il cómpito della scuola, uno la tira da una parte, l’altro dall’altra; insomma ci vuole una pazienza da santa per calmarli tutti e farli stare a dovere. Sono bimbi, sono piccini, ma quando sono in quattro o cinque, sembrano tanti diavoletti e sono capaci di far disperare qualche volta la donna più paziente. Ho veduto delle madri piangere per non sapere da che parte cominciare per frenare i loro figliuoli turbolenti. Però una madre non deve lasciarsi intimorire e deve abituarli fin da piccini a sottomettersi alla forza della sua volonta; conviene tenga sempre le briglie in mano per poterli dirigere, e qui usare lo sprone, là il freno, a seconda della loro indole.

Come ho detto altre volte, l’educazione dei bimbi deve cominciare da quando sono in fascie, e i genitori devono farsi stimare e rispettare per poterli dirigere, e dirigerli poi secondo il loro carattere; perciò un