Pagina:Cordelia - Dopo le nozze, Milano, Treves, 1882.djvu/127

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severità e debolezza 113


soltanto aveva pensato bene non mostrarlo per poter vincere il suo punto.

La signora Adele saltò su a dire:

— Va, va ch’io sapevo che tu avevi visto tutto, ma finsi d’ignorarlo.

— Bricconcella che sei, — disse il generale, — che cosa hai pensato?

— Pensai “a mio marito in fondo è buono, ma ha il difetto di voler fare il cattivo.”

— E pensare, — disse Gustavo, — che io vi ho dato tante brighe e al povero babbo che infine era severo per nostro bene ho fatto tante volte vedere lucciole per lanterne; ne ho proprio rimorso.

— Va, va, che i tuoi figliuoli faranno le mie vendette, rispose il generale, infine il mio sistema era un po’ troppo esclusivo, ma con voi non mi è riuscito male perchè il vostro cuore era buono; però ricordatevi che la severità va bene, ma non bisogna applicarla a tutti nell’istessa misura, altrimenti succede di dover transigere colle proprie convinzioni, come è capitato a me in quella tal notte.