Pagina:Cordelia - Dopo le nozze, Milano, Treves, 1882.djvu/130

Da Wikisource.
116 i balocchi


le carezze d’una madre amorosa; soltanto egli, meno fortunato, non ha scelta nei suoi giuochi; si trastulla con ciò che la natura gli largisce, ma non si diverte meno per questo. Giuoca coi fiori, colle foglie, colle bacche, coi sassolini; un pezzo di carta gli serve da fantoccio, e una pannocchia di grano-turco da bambola; e forse non si sogna che nella città si possano comperare dei balocchi che lo farebbero restare attonito dalla meraviglia, mentre non commuovono punto punto i fanciulli che ci sono abituati.

Anche gli antichi si contentavano di certe puppattole, che farebbero sorridere e crollare il capo alle bimbe del nostro secolo, le quali hanno su questo rapporto delle esigenze abbastanza rilevanti.

Quando vedo tutte le meraviglie di lusso e di ricercatezza che si fabbricano ora per i nostri bimbi, ho dei serii timori dell’influenza che avranno sulla loro educazione avvenire. Perchè, è inutile negarlo, l’educazione del bambino incomincia dal giorno