Pagina:Cordelia - Dopo le nozze, Milano, Treves, 1882.djvu/223

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l'ultimo capitolo 209


a lei principiare o svolgersi qualche romanzetto di cui col suo acume e colla sua esperienza ne indovinava la soluzione. Così se era stata costretta ad abbandonare la società, questa veniva, a trovarla nella sua stanza, e finalmente quando era sola per non provar mai un minuto di noia, aveva sempre qualche libro interessante o qualche lavoruccio alla portata delle sue mani.

Ma la più gran festa per la nonna era quando irrompevano nella stanza le sue due nipoti, e venivano a portarle un alito di gioventù e d’allegria. Dora, la maggiore, era maritata da pochi mesi, e quando poteva veniva a vedere la sua nonnina. Amelia era ancora in casa, e tutt’e due formavano la mia consolazione, perchè dovete sapere che la nonnina ero proprio io. — E quando le vedevo lì davanti a me fresche come due rose appena sbocciate, le ore mi passavano in un lampo. Io m’interessavo a tutti i loro discorsi e mi pareva di ringiovanire colla loro compagnia.

Esse, qualche volta, si burlavano di me

Dopo le nozze