Pagina:Cordelia - Dopo le nozze, Milano, Treves, 1882.djvu/47

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il matrimonio del povero 33

quale non potrà arrivare, e forse condurre una vita uggiosa, disoccupata, piena di preoccupazioni, invece di passarla serena e tranquilla, colla soddisfazione che provano coloro che hanno bene impiegata la loro giornata, forse si contenterebbe del suo stato; ma chi mai è contento a questo mondo? Domandatelo ai ricchi e ai poveri, ai felici ed agli sventurati: tutti avranno qualche cosa da desiderare, e guai se non fosse così il mondo, la vita, sarebbero come uno stagno dove l’acqua s’imputridisce, e il progresso diverrebbe una parola morta.

È un fatto che nel popolo i matrimonii si concludono nel modo più semplice e naturale e come dovrebbe succedere in tutte le classi sociali, se l’interesse non facesse tacere ogni miglior sentimento.

Nel popolo le donne vivono, per così dire, emancipate; sono in caso di poter senza soggezione avvicinare ed essere avvicinate dai giovani della loro classe sociale, e purchè siano oneste ed operose, difficilmente rimangono zitelle, sicchè da questo lato si

Dopo le Nozze. 3