Pagina:Cordelia - Dopo le nozze, Milano, Treves, 1882.djvu/52

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38 il matrimonio del povero

tenta di poco, se vuol uscire dalla sua cerchia e invidia i piaceri dei ricchi, diviene la rovina della propria famiglia, e poi egli che ha il passatempo del lavoro non ha bisogno d’altri godimenti perchè nella sua casa non entra la noia. Se sapesse invece come s’annoia sdraiato sulla sua poltrona quel ricco al quale pensa con tanta invidia! quanta infelicità si crea colla sua mente disoccupata! ora imagina che i ladri si vogliono impadronire delle sue ricchezze, ha sonni agitati e si sveglia di soprassalto. Qualche altra volta è invece tutto preoccupato della sua salute e prende inutili rimedii che gli creano poi delle vere malattie. E poi dalla noia nasce il mal umore e da questo i litigi in famiglia. Quanti mariti tormentano le loro mogli per sfogare in qualche modo la loro noia! Quante mogli bisbetiche, insofferenti, si rendono insopportabili ai mariti per il loro carattere, e tutto perchè passano le loro giornate fra l’ozio e la noia!

Avete la casa piccola; ma che importa?