Pagina:Cordelia - Il mio delitto, Milano, Treves, 1925.djvu/196

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che una sorella del generale, Donna Paolina Aureggi, è di carattere strano, irrequieto, nervoso; dunque era probabile che nata in questa famiglia la contessa Manfredi avesse. ereditato un germe di pazzia; infatti nella sua pupilla c’è qualche cosa di anormale e non si potrebbe spiegare altrimenti l’ultimo fatto, d’aver assalito una sua amica mentre usciva tranquillamente da una casa dove era stata a far degli acquisti e averle sparato contro un colpo di pistola:

L’accusata si agita e chiede che venga letta la sua deposizione. Le viene accordato, e in essa dichiara che la Sanvitale era l’amante di suo marito e che quel giorno li aveva veduti entrare tutti e due nella medesima casa.

— Dunque vedete, essa dice, che avevo le mie buone ragioni per uccidere la mia rivale. I periti dichiarano una fissazione anche