Pagina:Cordelia - Le Donne Che Lavorano.djvu/167

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la donna nella pittura e nella scultura 159


tichità e anche ai giorni nostri la signora Marami si è mostrata esperta in quest’arte, ma è un’arte faticosa, non è facile esercitarla in casa occorrendo molto spazio; poi si addice meno ad un essere delicato quale la donna, alle sue mani piccine usare lo scalpello e mettersi alle prese coi grandi massi di marno.

È vero che c’è la scultura da salotto: le statuette, i gingilli, ma sono più oggetti industriali che artistici; però, perchè valgano qualche cosa quelle statuette devono essere ben modellate ed esprimere un sentimento.

Qualche anno fa tra le signore ci fu un periodo di frenesia di modellare statuette di creta, in tutte le case era una invasione di fantocci stecchiti, che parevano di legno, non stavano in piedi, nei quali non erano osservate nè le leggi della statica, nè l’anatomia, dei veri mostri che facevano venir in uggia il dilettantismo e rimpiangere il