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180 la donna nella beneficenza


cogliere quattrini, ma poi vorrei fosse capace di amministrarli e distribuirli con giustizia e in modo che fossero un vero aiuto ai più bisognosi. È certo meraviglioso vedere la donna non abituata a lasciare le pareli domestiche tutto ad un tratto frequentare le associazioni, parlare in pubblico e trovarsi a suo agio; ha ancora molto cammino da fare per allenarsi e comprendere il valore del tempo, intanto dovrà lasciare il difetto di non essere precisa alle sedute e di dimenticare l’argomento principale della riunione divagando in chiacchiere inutili; poi deve lasciar da parte la vanità e non accettare cariche e responsabilità se non si sente di potervi apportare quell’operosiltà e capacità richieste dallo scopo per cui si è formata la società. Come non è bello disinteressarsene e lasciar fare alle compagne: perchè l’edificio sia solido e duraturo tutte devono portare la propria opera; non basta l’ingegno e l’iniziativa per far prosperare