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Visita allo stabilimento Guerini 215


Mentre erano là con tanto d’occhi ad osservare, la tela si tesseva con grande rapidità e si avvoltolava intorno ai cilindri; e nel medesimo tempo dalla parte opposta ne usciva altrettanto ordito, e Vittorio continuava a guardare dicendo:

— È meraviglioso, io ci perderei la testa.

Il professore spiegava come l’invenzione di quelle macchine fosse avvenuta a poco a poco, a furia di uomini d’ingegno che vi apportarono sempre nuovi miglioramenti e coll’aiuto delle nuove scoperte nell’industria; narrò che i primi tessuti erano cose grossolane, poi l’arte del tessere si perfezionò col telaio inventato da Jaquard, ma anche quello era rozzo, pesante, e la spola doveva esser guidata dalla mano, finchè a poco a poco si giunse al punto di poter ottenere colla massima facilità una immensa quantità di lavoro, specialmente dopo che s’incominciò ad adoperare il vapore come forza motrice.

Maria avrebbe voluto stare tutta la giornata in quel tempio del lavoro, ma temeva di abusare della bontà del signor Guerini, il quale trascurava in quel momento le sue occupazioni, per servire loro di guida; poi temeva che una visita tanto prolungata, potesse distrarre gli operai; sicchè dopo aver dato un’occhiata