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L'ideale di carlo 33


— Per questa sera, — rispose Maria, — contentati di studiare; il mio manoscritto è in fondo al baule.

— È tanto noioso questo latino! Ora poi che sono in vacanza....

— Ebbene lascia stare, — disse il signor Morandi interrompendo la sua lettura, — ti prometto che se non passi l’esame ti mando a fare il ciabattino.

I fanciulli diedero in una risata, mentre Mario continuava colla matita a scarabocchiare sulla carta.

— Ecco il tuo ritratto, — disse a Carlo quando ebbe terminato.

Le ragazze ansiose s’avvicinarono a Mario e si misero a ridere con tutta la forza dei loro polmoni, alla vista d’una figura che avea un po’ il profilo di Carlo, seduta al bischetto con un paio di scarpe in mano tirando lo spago; con sotto la scritta: l’eroe dello spago.

Carlo, indispettito, diede uno schiaffo a Mario che si ribellò, e incominciarono a picchiarsi e a prendersi per i capelli.

Maria li divise e rivoltasi a Carlo disse tranquillamente:

— Un eroe che batte un ragazzo più giovane di lui! Che vergogna!

Carlo rimase mortificato da quelle parole, ma