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La figlia del cantoniere 41


Pierina lo aveva accompagnato spesso, era stata attenta e aveva subito imparato ogni cosa, tanto che tutta felice di poter rendersi utile, diceva spesso al babbo:

— Se hai da fare, va pure, penserò io al passaggio dei treni.

— E posso fidarmi? — le diceva, — non dimenticherai l’orario?

— Non c’è pericolo, poi la mamma me lo rammenterebbe.

Pierina era tanto attenta e diligente che di lei potevano proprio fidarsi, anzi essa era al suo posto sempre dieci minuti prima del passaggio del treno col segnale in mano, colla sua faccia sorridente e i riccioli biondi agitati dal vento e indorati dal sole.

I conduttori e i macchinisti dei treni che percorrevano quella via, conoscevano già la Pierina, e quando s’avvicinavano alla casa cantoniera numero 6, pensavano che forse avrebbero veduto la biondina che faceva loro l’effetto d’una bella ap-