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La figlia del cantoniere 51


forte, ma il rumore delle carrozze e del vento rende indistinto il suono del corno, e il vapore s’avanza, sempre imperterrito, ed è già a pochi passi dalla fanciulla.

Essa non pensa più al proprio pericolo, s’avvicina, è quasi davanti alla macchina, sta per toccarla, soffia nel corno con tutta la forza dei suoi polmoni, non vede più nulla, le par di sentire come un gran frastuono nelle orecchie, e cade esausta per terra.

Si trovò sollevata dalla madre, la quale non potendo resistere dall’inquietudine, era uscita quando aveva sentito avvicinarsi il treno, e vedendo il pericolo a cui s’era esposta la figlia, sfogava la sua nervosità battendola come quando era bambina.

— Un bel spavento m’hai fatto prendere, — diceva, — non vedi che è stato un miracolo se non sei stata stritolata; che imprudenza!

Pierina nel vedere il treno fermo, im-