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Serate in famiglia 79


— E perchè non ci racconti nulla, babbo? — chiesero i ragazzi.

— Quel tempo mi ricorda cose troppo tristi, — rispose il signor Morandi; — mio fratello è morto a Marghera, mia madre morì di dolore, non posso evocare quei giorni senza che mi si spezzi il cuore; la libertà mi è costata troppo cara.

— Come saranno stati belli i primi tempi di libertà, dopo tante lotte e tanti sagrifizi! — disse Maria.

«— Si dovette attendere ancora dieci anni, ma quei primi giorni furono deliziosi, — disse don Vincenzo, — fu una gioia da non poter comprendere se non si è provata. Si pareva pazzi, per le vie ci si abbracciava tutti, amici e sconosciuti, si saltava dalla contentezza, si parlava dalle finestre, poveri, ricchi, tutti amici, tutti uniti, come si fosse una sola famiglia; quando entrarono i nostri soldati fu una frenesia: una pioggia di fiori li coperse, un grido d’entusiasmo uscì da tutto le bocche, tutti volevano vederli da vicino, i ragazzi andavano in mezzo alla truppa, fra le zampe dei cavalli, si voleva ammirarli, abbracciarli, i nostri fratelli, i nostri soldati che avevamo tanto desiderato. Quando poi entrarono i bersaglieri correndo, seguendo il ritmo della loro allegra fanfara, lesti, colle